Mickey Haller, l’avvocato dalla Lincoln nera, compie il grande salto nel debutto cinematografico della serie di libri (firmata Michael Connelly) che lo vede protagonista nelle aule di giustizia californiane.
One-man-show per Matthew McConaughey, perfetto nel ruolo di uno spregiudicato legale difensivo. Costretto dalle ristrettezze a inventarsi un ufficio nell’automobile del titolo. Costretto dal divorzio a dividere il suo tempo tra il lavoro e la figlia Hayley. Integrato nel suo ambiente, marca il territorio segnando punti a suo favore nella difesa della criminalità di Los Angeles. Le cose cambieranno quando un nuovo – e facoltoso – cliente lo porterà ad interrogare la propria coscienza. Haller risponderà a modo suo, in un adrenalinico conflitto tra etica professionale e affetti.
Legal thriller estremamente dinamico, quello di Brad Furman. Accentuato dalla pretenziosa macchina da presa, frenetica nel marcare frasi a effetto e ricostruzioni forensi (e i minuti ambientati in aula sono solo venti). Impressioni da serie-tv a parte, impossibile non cercare un paragone con Il caso Thomas Crawford (2007). E se lo supera per qualità della storyline, non si può certo dire che il cliente (Ryan Phillips) sia all’altezza di Anthony Hopkins.