Nella Shanghai del prossimo futuro non c’è spazio per le mezze misure. Come nel resto del pianeta, tutti dipendono dalle “coperture”, le autorizzazioni che garantiscono l’accesso ai servizi sanitari, agli aeroporti, alle aree urbane.
Chi non può disporne è fuera, nel desertico nulla. Non meraviglia, allora, che ci sia un mercato nero di certificazioni falsificate. È su uno di questi casi che è chiamato ad investigare William (un magnifico Tim Robbins), ispettore assicurativo. Ma l’incontro con Maria (Samantha Morton), turberà gli equilibri dell’indagine.
Costruendo una trama avvincente, Winterbottom cita Ridley Scott nell’ambientare la sua distopica fantascienza proprio a Shanghai. Ma non è la Shanghai di Blade Runner: niente pioggia battente, automi e atmosfere lugubri. Al loro posto, gli ordinati ingranaggi di una società low-tech, sottolineata da una fotografia che non pone distanza tra futuro e vita odierna.
La fantascienza di Winterbottom ha il pregio di far pensare senza moralismi a eugenetica e disuguaglianze, creando un credibile scenario di freddo orrore e stracciandolo a tratti con delicata ironia.
Consigliato ai cultori del genere.