Il treno corre e non può fermarsi. La lotta di classe incombe.
Testa e coda.
Il riscaldamento globale ha vinto. Vano il tentativo di placarlo, il risultato è una glaciazione perenne.
Impossibile la vita all’esterno.
I pochi superstiti vivono da diciotto anni su di un treno che non può fermarsi.
Chi governa la locomotiva governa il mondo.
Seguirà rivolta.
Una graphic novel francese, un regista coreano, una star americana e molto altro.
Un melting-pot produttivo che si riversa a specchio nel caos babilonico del treno dei superstiti.
Un treno che è metafora di vita.
Snowpiercer oscilla tra ricerca dell’autorialità e spettacolarizzazione dell’intrattenimento. Traccia una via nuova destinata a rimanere scolpita nella memoria. Rinuncia definitivamente ai cliché di un cinema americano fatto di soluzioni facili e immediate, e plasma su di sé un pubblico diverso, attraverso la mai ingenua destabilizzazione del contrasto.
Le scoperte di vagone in vagone che i sopravvissuti ribelli compiono è meraviglia per gli occhi. Ogni scompartimento rivela una novità, inaspettata e geniale. La banalità della ricchezza si scontra con la naturale lotta per la sopravvivenza. Mondi sconosciuti si scoprono e l’equilibrio del treno si incrina. Snowpiercer è un film che corre su di un binario sottile e labile, diviso tra impegno e divertimento, rischiando lo scivolone ma rimanendo in carreggiata. Nonostante qualche limite nella scrittura è uno splendido film fino a tre quarti, più incisivo nella preparazione al finale che nel finale stesso.
voto: ♥♥♥ / ♥♥♥♥♥
Le curiosità su Snowpiercer le trovate nella rubrica CineCuriosità curata da Adriano Consonni!!
Ecco il trailer: