Machete è tornato. Sono passati tre anni dal primo fortunato capitolo della saga e qualcuno in più da quel fake trailer che lo rese celebre nel mondo.
Si riparte da dove lo si aveva lasciato. Ingaggiato dal presidente degli USA (Charlie Sheen), Machete deve eliminare un rivoluzionario che ha puntato un missile su Washington.
Sarà un cammino sanguinolento e violento.
Siamo alle solite. Donne mozzafiato, morti rocambolesche, cattivi stereotipati e gag divertenti. Gli amanti del genere lo eleveranno a pietra miliare, i non appassionati si annoieranno a morte.
Rodriguez promette il terzo capitolo grazie alla scelta fortunata di utilizzare un altro fake trailer (meraviglioso) che vede il nostro eroe alle prese con dei super cattivoni nello spazio.
Delirio bambinesco di un regista pulp che gira a briglia sciolta, sapendo di andare oltre. Questa sua innata capacità all’eccesso è il suo limite e la sua grandezza. Arrivati a questo secondo capitolo bisogna scegliere. Lo si ama o lo si odia?
Va detto. Il primo capitolo aveva una sua valenza politica molto forte. In questa seconda puntata sale l’attenzione per la spettacolarità, ma il messaggio importante da veicolare viene solo abbozzato.
Intrattenimento tex/mex allo stato puro.
Danny Trejo sempre in ottima forma.
Intelligente ed efficace il triplice cameo Antonio Banderas, Lady Gaga, Cuba Gooding Jr.
Resto del cast non all’altezza del primo. Mel Gibson villain noioso.
Machete Kills. Eccessivo e divertente, con qualche perdita di ritmo nella seconda metà e caduta di stile qua e là.
Tra qualche anno uscirà il terzo capitolo. Da vedere solo per capire come un antieroe messicano possa utilizzare un machete laser degno di Star Wars.
PS: Machete non twitta, ma noi si. Twittate anche voi la nostra recensione
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