Presentato in anteprima mondiale in occasione del Far East Film Festival – 15th edition a Udine il 21 Aprile 2013, Maruyama, The Middle Schooler è una commedia giapponese scritta e diretta da Kankuro Kudo. Una commedia di quelle che non si vedono tutti i giorni. Anzi, una commedia come non si era mai vista.
Maruyama è un quattordicenne in piena crisi ormonale che prende una decisione circa il suo più alto obiettivo nella vita. Decide che l’inizio della sua età adulta sarà segnato da un evento. Non l’iscrizione all’università, non il primo stipendio, non il suo primo amore, bensì l’atto di autoerotismo più complicato al mondo: praticarsi da solo la fellatio. Inizia una severissima tabella di marcia di stretching e esercizi per acquisire elasticità corporea, trascorre le sue nottate in tentativi sempre falliti e, con perseveranza e una notevole dose di testardaggine, continua imperterrito ad inseguire il suo sogno. La sua famiglia nel frattempo dimostra un’indifferente preoccupazione per la fase di sviluppo del figlio.
La madre, una patita di soap opera d’amore, si ritrova ad avere in casa il suo attore preferito, la sua irraggiungibile fantasia, il suo amore proibito; la sorellina di Maruyama curiosa durante la notte nel letto del fratello e inizia a farsi domande sugli strani movimenti del ragazzo; mentre il padre, con molta ironia, lascia passare con una risata più o meno imbarazzata gli episodi che si succedono in casa. E ovviamente il nonno sogna di avere una sua rock band.
Un giorno si trasferisce nello stesso residence della famiglia Maruyama un uomo. Un uomo single. Un uomo misterioso. Un uomo che si inimica subito tutte le donne del quartiere. Un uomo che, per uno strano scherzo del destino, cambierà la vita di Maruyama.
Una commedia in cui non ci sono scene oscene, non ci sono immagini scandalose, non si vede nulla, ma assolutamente nulla. Una vera commedia. La parte più divertente è la sub plot del nonno. Le clip più fantasiose e particolari sono quelle delle proiezioni mentali del giovane protagonista. Sicuramente un film diverso dal solito. Non bello, ma unico nel suo genere. Che è un genere più o meno unico.